News / 17.03.2022

Assegnati i titoli della Coppa Europa di moguls: Livigno apre il quadriennio olimpico con una due giorni da ricordare.

Ultima tappa stagionale per la Coppa Europa di moguls e primo evento organizzato dalla località valtellinese che ospiterà le gare di freestyle anche nel 2026: un vero e proprio assaggio dei Giochi.

È stato un primo appuntamento coi fiocchi, quello tra Livigno e il freestyle, il cui successo fa già intravedere riflessi del grande spettacolo a cui assisteremo tra poco meno di quattro anni, in occasione dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. La località, infatti, ha ospitato la tappa conclusiva della Coppa Europa di moguls e di dual moguls, iniziando così a prendere confidenza con un circuito, quello del freestyle, che guarderà alla neve livignasca con particolare attenzione nel corso delle prossime stagioni. Quello che si è chiuso oggi è stato il primo evento ufficiale nel lungo percorso di avvicinamento ai Cinque Cerchi, vissuto spalla a spalla con le delegazioni di Fondazione Milano Cortina 2026 e di Regione Lombardia, giunte a Livigno per l’occasione.

Di particolare interesse la pista che ha ospitato la competizione, la Zuelli della ski-area Carosello 3000, che assegnerà le medaglie olimpiche, tanto di moguls quanto di aerials, e che ha iniziato così il proprio viaggio in direzione 2026. Una pista che, a detta di atleti e tecnici, ha proposto subito un livello molto alto, dimostrandosi tecnicamente complessa e impegnativa sopratutto in termini di pendenza e di salti. Livignaschi, oltre alla neve, anche il responsabile della costruzione della pista e parte del suo team, a testimonianza del profondo legame storico e del grande know how tecnico-organizzativo che lega la località alle discipline del freestyle.

Loris Leoni, ex atleta e allenatore, oggi stimato esperto nella costruzione di questo tipo di strutture, con alle spalle già numerose partecipazioni olimpiche, ha diretto i lavori, supportato, tra gli altri, dall’ex olimpionico di freestyle Simone Galli, protagonista azzurro a Salt Lake City 2002 e a Torino 2006, e da Luca Ferioli, altro nativo di Livigno ed ex nazionale tricolore, sempre nel freestyle.

La cornice perfetta, per permettere agli atleti di esprimere il meglio del proprio potenziale, in una tappa conclusiva che ha messo i sigilli alla stagione 2022. Mercoledì 16 marzo, nella gara di moguls, a vincere sono stati l’austriaca classe 1995 Katharina Ramsauer, tra le donne, e il giovanissimo svedese Filip Gravenfors, appena diciassettenne, tra gli uomini.

Un Gravenfors che, nella giornata di giovedì, ha poi sfiorato la doppietta, piazzandosi secondo alle spalle del britannico Mateo Jeannesson, nella gara di dual moguls. Per il successo di Mateo, decisiva una grande performance nella big finals, che gli permette così di confermare il podio, dopo il terzo posto nella prova di ieri. Tra le donne, invece, sempre nel dual moguls, trionfo svedese con la classe 2000 My Bjerkman e la classe 2003 Moa Gustafson rispettivamente prima e seconda, terzo gradino per la svizzera Nicole Gasparini, che chiude così l’ultimo podio di stagione.

Risultati che mettono fine anche alla Coppa Europa, che ha visto premiare i suoi vincitori proprio nella splendida location livignasca, casa dei prossimi Giochi Olimpici. Ad aggiudicarsi il titolo finale sono stati: lo svedese Ramsus Stegfeldt e la francese Fantine Degroote, nel moguls; la tedesca Hanna Weese e il solito Gravenfors nel dual moguls.


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